Supporto al Trattato TPNW: lettera aperta (2017)

26/09/2020

Questa lettera aperta in sostegno del Trattato di proibizione delle armi nucleari del 2017 è stata firmata da 56 ex Presidenti, Primi Ministri, Ministri degli esteri e Ministri della difesa di 20 Stati membri della NATO, oltre che del Giappone e della Corea del Sud. Tutti questi Stati attualmente rivendicano la protezione dalle armi nucleari statunitensi e non hanno ancora aderito al Trattato per la Probilizione delle Armi Nucleari. La lettera sarà inviata agli attuali leader di questi Stati. Tra i cofirmatari figurano l’ex segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon e due ex segretari generali della NATO, Javier Solana e Willy Claes.

Settembre 2020

La pandemia ci ha dimostrato quanto sia urgente la necessità di realizzare una più efficace cooperazione internazionale per affrontare i pericoli che minacciano la salute e il benessere dell’umanità. In primo luogo, la minaccia della guerra nucleare. Il rischio di una detonazione nucleare oggi (intenzionale, accidentale, per errata interpretazione dei segnali) sta aumentando: sono in costruzione nuovi tipi di armi nucleari, vengono abbandonati gli storici accordi sul controllo degli armamenti, ed esiste poi il pericolo reale di attacchi cibernetici contro le infrastrutture degli arsenali nucleari. Ascoltiamo gli avvertimenti di scienziati, medici e altri esperti. Non permettiamo che per inerzia, come sonnambuli, andiamo a finire in una crisi di proporzioni ancora maggiori di quella di quest’anno.

Non è difficile immaginare un futuro prossimo in cui la retorica bellicosa e la grave mancanza di discernimento dei leader di potenze nucleari possano portarci a una calamità che colpirebbe tutte le nazioni e tutti i popoli. In quanto ex presidenti, primi ministri. ministri degli esteri e della difesa di paesi che si affidano alla protezione delle armi nucleari di un alleato, ci appelliamo ai leader di oggi affinché si impegnino a concordare il disarmo nucleare prima che sia troppo tardi. Oggi, un primo passo ovvio sarebbe quello di dichiarare (in maniera incondizionata) che le armi nucleari non servono a nessuno scopo militare o strategico legittimo, viste le conseguenze umane e ambientali catastrofiche di qualsiasi loro uso. In altre parole, i nostri paesi dovrebbero rifiutare da subito di accettare che le armi nucleari svolgano qualsiasi ruolo nella difesa nazionale.

Accettando la protezione delle armi nucleari stiamo diffondendo la nozione pericolosa e sbagliata che le armi nucleari aumentino la sicurezza. Invece di permettere il progresso verso un mondo libero dalle armi nucleari lo stiamo impedendo e perpetuando i pericoli nucleari – il tutto per paura di sconvolgere i nostri alleati che si aggrappano a queste armi di distruzione di massa. Ma gli amici possono e devono parlare quando gli amici si impegnano in comportamenti sconsiderati che mettono in pericolo la loro vita e la nostra.

Senza dubbio è in corso una nuova corsa agli armamenti nucleari, ed è urgentemente necessaria una corsa al disarmo. È tempo di porre fine all’era della dipendenza dalle armi nucleari. Nel 2017, 122 Paesi hanno compiuto un coraggioso e atteso da tempo passo in questa direzione adottando il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW) un accordo globale di riferimento che pone le armi nucleari sullo stesso piano legale delle armi chimiche e biologiche e stabilisce un quadro per eliminarle in modo verificabile e irreversibile. Presto diventerà una normativa internazionale vincolante.

Finora, i nostri Paesi hanno scelto di non unirsi alla maggioranza globale nel sostenere questo Trattato. Ma i nostri leader dovrebbero riconsiderare le loro posizioni. Non possiamo permetterci di esitare di fronte a questa minaccia esistenziale per l’umanità. Dobbiamo mostrare coraggio e audacia e aderire al Trattato. Come Stati parte potremmo comunque rimanere in alleanze con gli Stati dotati di armi nucleari poiché nulla nel Trattato stesso né nei nostri rispettivi patti di difesa lo impedisce. Ma non saremmo mai legalmente obbligati, in nessuna circostanza, ad assistere o incoraggiare i nostri alleati ad usare, minacciare di usare o possedere armi nucleari. Dato l’ampio sostegno popolare dei nostri Paesi al disarmo questa sarebbe una mossa incontrovertibile e molto lodata.

Il Trattato di proibizione TPWN è un importante rafforzamento Trattato di non proliferazione TNP che ha compiuto mezzo secolo e che, sebbene sia riuscito a frenare la diffusione delle armi nucleari in più Paesi, non è riuscito a stabilire un tabù universale contro il possesso di armi nucleari. Le cinque nazioni dotate di armi nucleari che avevano armi nucleari al momento del negoziato del TNP – Stati Uniti, Russia, Gran Bretagna, Francia e Cina – apparentemente lo vedono come una licenza a mantenere le loro forze nucleari in perpetuo. Invece di disarmare stanno investendo pesantemente in potenziamenti dei loro arsenali, con l’intenzione di mantenerli per molti decenni a venire. Questo è palesemente inaccettabile.

Il Trattato di proibizione delle armi nucleari adottato nel 2017 può aiutare a porre fine a decenni di paralisi nei percorsi di disarmo. È un faro di speranza in un momento di oscurità. Permette ai Paesi di sottoscrivere la più alta norma multilaterale disponibile contro le armi nucleari e di costruire una pressione internazionale a favore di un’azione concreta. Come riconosce il suo preambolo, gli effetti delle armi nucleari “trascendono i confini nazionali, hanno gravi implicazioni per la sopravvivenza umana, l’ambiente, lo sviluppo socioeconomico, l’economia globale, la sicurezza alimentare e la salute delle generazioni attuali e future, e hanno un impatto sproporzionato su donne e ragazze, anche a causa delle radiazioni ionizzanti”.

Con quasi 14.000 armi nucleari localizzate in decine di siti in tutto il mondo e su sottomarini che pattugliano gli oceani in ogni momento, la capacità di distruzione va oltre la nostra immaginazione. Tutti i leader responsabili devono agire ora per garantire che gli orrori del 1945 non si ripetano mai più. Prima o poi la nostra fortuna si esaurirà, a meno che non agiamo. Il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari fornisce le basi per un mondo più sicuro, libero da questa minaccia globale. Dobbiamo adottarlo ora e lavorare per coinvolgere gli altri. Non c’è cura per una guerra nucleare. La prevenzione è la nostra unica opzione.

Firmato da:

  • Lloyd AXWORTHY – Ex Ministro degli Affari Esteri del Canada
  • BAN Ki-moon – Ex Segretario Generale delle Nazioni Unite e Ministro degli Affari Esteri della Corea del Sud
  • Jean-Jacques BLAIS – Ex Ministro della Difesa Nazionale del Canada
  • Kjell Magne BONDEVIK – Ex Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri della Norvegia
  • Ylli BUFI – Ex Primo Ministro dell’Albania
  • Jean CHRÉTIEN – Ex Primo Ministro del Canada
  • Willy CLAES – Ex Ministro degli Affari Esteri del Belgio e Segretario Generale della NATO
  • Erik DERYCKE – Ex Ministro degli Affari Esteri del Belgio
  • Joschka FISCHER – Ex ministro federale degli Affari esteri della Germania
  • Franco FRATTINI – Ex Ministro degli Affari Esteri italiano e Vicepresidente della Commissione Europea
  • Ingibjörg Sólrún GÍSLADÓTTIR – Ex ministro degli Affari esteri dell’Islanda
  • Bjørn Tore GODAL – Ex Ministro degli Affari Esteri e Ministro della Difesa della Norvegia
  • Bill GRAHAM – Ex Ministro degli Affari Esteri e Ministro della Difesa Nazionale del Canada
  • HATOYAMA Yukio – Ex Primo Ministro del Giappone
  • Thorbjørn JAGLAND – Ex Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri della Norvegia
  • Ljubica JELUŠIČ – Ex Ministro della Difesa della Slovenia
  • Tālavs JUNDZIS – Ex ministro della Difesa della Lettonia
  • Jan KAVAN – Ex Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Ceca e Presidente dell’Assemblea Generale dell’ONU
  • Alojz KRAPEŽ – Ex Ministro della Difesa della Slovenia
  • Ģirts Valdis KRISTOVSKIS – Ex ministro degli Affari esteri, ministro della Difesa e ministro dell’Interno della Lettonia
  • Aleksander KWAŚNIEWSKI – Ex Presidente della Polonia
  • Yves LETERME – Ex Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri del Belgio
  • Enrico LETTA – Ex Presidente del Consiglio dei Ministri italiano
  • Eldbjørg LØWER – Ex Ministro della Difesa della Norvegia
  • Mogens LYKKETOFT – Ex Ministro degli Affari Esteri della Danimarca
  • John McCALLUM – Ex Ministro della Difesa Nazionale del Canada
  • John MANLEY – Ex Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri del Canada
  • Rexhep MEIDANI – Ex Presidente dell’Albania
  • Zdravko MRŠIĆ – Ex Ministro degli Affari Esteri della Croazia
  • Linda MŪRNIECE – Ex ministro della Difesa della Lettonia
  • Fatos NANO – Ex Primo Ministro dell’Albania
  • Holger K. NIELSEN – Ex Ministro degli Affari Esteri della Danimarca
  • Andrzej OLECHOWSKI – Ex Ministro degli Affari Esteri della Polonia
  • Kjeld OLESEN – Ex Ministro degli Affari Esteri e Ministro della Difesa della Danimarca
  • Ana de PALACIO Y DEL VALLE-LERSUNDI – Ex Ministro degli Affari Esteri della Spagna
  • Teodoro PANGALOS – Ex Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri della Grecia
  • Jan PRONK – Ex ministro della Difesa (ad interim) e ministro della cooperazione allo sviluppo dei Paesi Bassi
  • Vesna PUSIĆ – Ex vice primo ministro e ministro degli Affari esteri ed europei della Croazia
  • Dariusz ROSATI – Ex Ministro degli Affari Esteri della Polonia
  • Rudolf SCHARPING – Ex ministro federale della Difesa della Germania
  • Juraj SCHENK – Ex Ministro degli Affari Esteri della Slovacchia
  • Nuno SEVERIANO TEIXEIRA – Ex Ministro della Difesa Nazionale del Portogallo
  • Jóhanna SIGURÐARDÓTTIR – Ex Primo Ministro dell’Islanda
  • Össur SKARPHÉÐINSSON – Ex ministro degli Affari esteri dell’Islanda
  • Javier SOLANA – Ex Ministro degli Affari Esteri della Spagna e Segretario Generale della NATO
  • Anne-Grete STRØM-ERICHSEN – Ex Ministro della Difesa della Norvegia
  • Hanna SUCHOCKA – Ex Primo Ministro della Polonia
  • SZEKERES Imre – Ex Ministro della Difesa ungherese
  • TANAKA Makiko – Ex Ministro degli Affari Esteri del Giappone
  • TANAKA Naoki – Ex Ministro della Difesa del Giappone
  • Danilo TÜRK – Ex Presidente della Slovenia
  • Hikmet Sami TÜRK – Ex Ministro della Difesa Nazionale della Turchia
  • John N. TURNER – Ex Primo Ministro del Canada (*)
  • Guy VERHOFSTADT – Ex Primo Ministro del Belgio
  • Knut VOLLEBÆK – Ex Ministro degli Affari Esteri della Norvegia
  • Carlos WESTENDORP Y CABEZA – Ex Ministro degli Affari Esteri della Spagna

(*) Senzatomica si unisce ad ICAN nel porgere le condoglianze alla famiglia dell’ex primo ministro canadese John Turner, scomparso il 19 settembre 2020.

Traduzione a cura di Rete Italiana Pace e Disarmoe Senzatomica