Pugwash [SOCIETÀ CIVILE] dichiarazione @ONU

29/03/2017

Dichiarazione dell’Ambasciatore Sergio Duarte a nome di Pugwash alla Conferenza ONU per i negoziati sulla messa al bando delle armi nucleari

Il 27 marzo 2017 l’Ambasciatore Sergio Duarte ha rilasciato una dichiarazione a nome delle Conferenze Pugwash sulla scienza e gli affari mondiali al in occasione del segmento di alto livello della conferenza delle Nazioni Unite, che sta negoziando la messa al bando delle armi nucleari. Segue il testo completo della dichiarazione.

Conferenza delle Nazioni Unite per la negoziazione di uno strumento giuridicamente vincolante sulla proibizione delle armi nucleari, che conduca alla loro totale eliminazione
New York, 27-31 marzo 2017

DICHIARAZIONE dell’Ambasciatore Sergio Duarte a nome di Pugwash

Signora Presidentessa, distinti Delegati, cari colleghi, signore e signori,
vi ringrazio molto per avermi dato l’opportunità di rivolgermi a questa importante Conferenza. Parlo a nome delle Conferenze Pugwash sulla Scienza e gli Affari Mondiali.
1. Ciò che ci ha portato qui oggi è un’opportunità storica: non dobbiamo permetterci di sprecarla. Questa è la seconda volta, da quando le armi nucleari hanno iniziato a proliferare, che la comunità internazionale ha la possibilità reale di mettere al bando i mezzi di guerra più crudeli e distruttivi mai concepiti. Nel 1946 l’Assemblea Generale decise di creare una Commissione per il controllo dell’energia atomica, assicurandone l’impiego solamente per fini pacifici, per l’abolizione delle armi nucleari e di tutte le altre principali armi capaci di distruzione di massa. L’antagonismo e la diffidenza tra le due principali potenze impedirono il raggiungimento di un accordo, e la Commissione non raggiunse il suo obiettivo.
2. Oggi, a 71 anni da quell’episodio, esistono ancora decine di migliaia di armi nucleari. Il numero dei detentori è aumentato fino a nove, e l’eventualità che queste armi vengano utilizzate accidentalmente o intenzionalmente incombe sulla comunità internazionale. Una ulteriore proliferazione non è del tutto esclusa; l’utilizzo di tali armi da parte di estremisti faziosi non riconducibili ad alcuno Stato è un’eventualità spaventosa.
3. La coscienza dell’umanità ha già messo al bando gli strumenti di guerra chimici e batteriologici. Una decisione rivoluzionaria presa lo scorso anno dall’Assemblea Generale ci ha fornito una seconda opportunità per intraprendere un’azione decisiva verso l’obiettivo di liberarci dall’ultima e più efferata categoria di armi di distruzione di massa.
4. I partecipanti a questa Conferenza sanno perfettamente che l’adozione formale di uno strumento che vieti le armi nucleari non è una bacchetta magica. Nessuno, tra coloro che per molti anni hanno onestamente sostenuto questa causa, è ingenuo abbastanza da credere che sarà in grado di eliminare miracolosamente queste armi da un giorno all’altro. Un divieto giuridicamente vincolante sottoscritto dalla stragrande maggioranza della comunità internazionale e sostenuto dalla società civile porterà a consolidare, anziché indebolire, gli accordi esistenti nell’ambito della non proliferazione e del disarmo. Come proposto dai 57 stati che hanno sponsorizzato la Delibera 71/258, sostenuta da 113 nazioni che hanno votato a favore lo scorso 17 dicembre, la messa al bando dovrebbe portare alla totale eliminazione delle armi nucleari. Il nuovo trattato deve essere inclusivo, non discriminante e lungimirante. Non può ignorare le realtà dell’attuale panorama internazionale, ma deve contenere un chiaro rifiuto delle armi nucleari e un impegno legalmente vincolante per raggiungere il completo disarmo nucleare entro un termine attuabile concordato. L’intento è quello di accrescere la sicurezza di tutte le nazioni e le persone, non il contrario.
5. Per raggiungere questo risultato a lungo atteso, tutti gli stati devono dare ascolto alla voce della ragione e agli interessi dell’intera umanità. La sicurezza di pochi non può basarsi in eterno sulla minaccia dell’estinzione di tutti. I governi, così come le società che li hanno portati al potere, devono imparare a cooperare in buona fede per affrontare un problema così urgente. Nel futuro dell’umanità non c’è più spazio per isolazionismi, eccezionalismi e discriminazioni.
6. Sessantadue anni fa Bertrand Russell e Albert Einstein, insieme a un gruppo di illustri scienziati provenienti da diverse nazioni, hanno presentato il Manifesto che ha ispirato la nascita della Conferenze Pugwash sulla scienza e gli affari mondiali. Nel 1995 alle Conferenze Pugwash, insieme al Presidente Joseph Rotblat, è stato conferito il Premio Nobel per la Pace “per gli sforzi compiuti per ridurre il ruolo delle armi nucleari nella politica internazionale e, nel lungo periodo, per eliminarle definitavamente”. Il messaggio chiave del Manifesto del 1955 è ancora attuale: “Ricordate la vostra umanità, e dimenticate tutto il resto”.

fonte: https://pugwash.org/2017/03/29/statement-by-amb-sergio-duarte-on-behalf-of-pugwash-at-the-un-conference-to-negotiate-a-prohibition-of-nuclear-weapons/